A pensarci bene riconosco che sono state quanto mai necessarie la mia testardaggine e il mio essere così convinto di cosa volevo dalla vita, non solo per prendere il massimo dei voti ad un esame che ho coscientemente scelto di fare come volevo io, ma anche per vestirmi di una professionalità e di una consapevolezza fino ad ora solo agognata. Fanno parte proprio di quegli anni le mie prime mostre e le prime grandi soddisfazioni lavorative. E non è certo stato il caso a spingermi a scegliere Parigi quando c’è chi si fermava a Milano, in quegli anni in cui si stava definendo come capitale del design. Sicuramente in qualche misura è stato Guglielmo – mio assistente in università – che mi ha aperto una strada certa verso Italo Rota e, di conseguenza, verso un mondo fatto di tante persone, di belle conoscenze e tanti stimoli intellettuali. Potrei dover ammettere che forse la coincidenza abbia fatto ancora e ancora capolino nella mia vita: per esempio quando ho pensato di accompagnare una mia amica a un colloquio per Philippe Starck, ma, con sottobraccio i miei disegni, sono finito io a fare dei progetti per lui. Una bella parentesi dunque, durante la quale c’è stato davvero un che di magico.
Thinking about it, I recognize that my stubbornness and my conviction of what I wanted from my life have been necessary, not only to get full marks in an exam that I consciously chose to do as I wanted, but also to dress myself with a professionalism and consciousness just coveted until that moment. Are part of those years my first exhibitions and my first great working satisfactions. Definitely, hasn’t been the fate that encouraged me to choose Paris where there were those who stopped in Milan, in those years when it was affirming itself as the capital of design. For sure, in some extent has been Guglielmo, my teaching assistant, that opened a path toward Italo Rota and toward a world made of a lot of beautiful people and intellectual stimulation.
I might actually have to admit that the coincidence peeped out again and again in my life: for example when I decided to support a friend of mine to an interview for Philippe Starck, keeping under my arm my projects and ending up making some projects for him. There has been something magical in this experience.